Negli ultimi tempi, sempre più agenti immobiliari stanno prendendo in considerazione l’idea di affiancare all’attività tradizionale quella di amministratore condominiale. Si tratta di due ruoli distinti ma complementari, che possono rafforzarsi a vicenda e offrire nuove occasioni di crescita professionale.
Due professioni diverse, ma perfettamente integrabili
Dal punto di vista normativo, non esistono impedimenti per chi desidera esercitare entrambe le attività. Le due figure sono regolate da leggi differenti e non vi è conflitto d’interessi, a condizione che ogni incarico venga svolto con la dovuta trasparenza.
È importante però distinguere chiaramente i compiti: l’agente rappresenta una delle parti nella compravendita o nella locazione di un immobile, mentre l’amministratore agisce per conto del condominio, gestendone gli aspetti amministrativi, tecnici e contabili.
I vantaggi per chi opera nel settore immobiliare
Integrare la propria attività con quella di amministratore consente di stabilire un rapporto più duraturo con i clienti, costruendo relazioni che vanno oltre la singola transazione. Inoltre, offre una fonte di reddito costante, meno soggetta alle oscillazioni tipiche del mercato immobiliare.
Per chi già lavora a stretto contatto con i residenti di un’area, questa figura ibrida permette anche di ampliare la propria offerta, offrendo un servizio a 360 gradi che unisce consulenza, intermediazione e gestione.
Come diventare amministratore condominiale
Per svolgere legalmente la professione di amministratore, non è necessaria l’iscrizione a un albo, ma è richiesto il possesso di determinati requisiti. Serve un diploma di scuola superiore, l’assenza di precedenti penali rilevanti e la partecipazione a un corso di formazione iniziale, con esame finale.
Inoltre, la legge impone un aggiornamento costante, attraverso corsi annuali di formazione continua. Molti enti, anche online, offrono soluzioni pensate proprio per i professionisti del settore immobiliare, con percorsi flessibili e orientati alla pratica.
Trasparenza e correttezza: le basi per gestire entrambe le attività
Chi svolge entrambi i ruoli deve prestare particolare attenzione alla gestione dei potenziali conflitti. Ad esempio, non è possibile mediare la vendita di un appartamento all’interno di un condominio che si amministra, a meno che non ci sia un’autorizzazione formale da parte dell’assemblea.
Essere chiari e trasparenti con i condomini è essenziale per costruire fiducia e tutelare la propria reputazione professionale.
