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Affitti universitari alle stelle: il caro-stanze mette in difficoltà studenti e famiglie

Negli ultimi anni, il mercato delle locazioni per studenti universitari ha registrato aumenti significativi, rendendo sempre più difficile trovare una stanza a un prezzo sostenibile. In molte città italiane, il costo dell’alloggio incide pesantemente sul bilancio delle famiglie e complica la vita degli studenti fuorisede.

Crescite a doppia cifra in tutte le principali città

I dati più recenti parlano chiaro: in alcune città universitarie, i canoni d’affitto sono aumentati in modo esponenziale rispetto al 2021. Bologna guida il trend con un’impennata del 73%, seguita da Padova (+61%) e Firenze (+59%), dove il prezzo medio per una singola ha superato i 600 euro mensili.

Anche Roma e Milano – da sempre ai vertici per il costo della vita – registrano cifre elevate, con una media rispettivamente di 610 e 626 euro. Aumenti rilevanti si osservano anche a Napoli, Torino e Bari, dove i rincari si aggirano tra il 20% e il 30%.

Le cause dietro il boom dei prezzi

Dietro questo fenomeno si intrecciano più elementi. Da un lato, l’aumento della popolazione studentesca – sia italiana che internazionale – ha fatto crescere la domanda. Dall’altro, l’offerta non è cresciuta di pari passo: pochi nuovi alloggi, mentre molti proprietari preferiscono affittare a breve termine ai turisti, riducendo la disponibilità per chi cerca una sistemazione stabile.

A tutto questo si aggiungono gli effetti dell’inflazione e l’aumento dei costi di gestione, spesso trasferiti sugli inquilini sotto forma di canoni più alti.

Come si stanno adattando gli studenti

Di fronte a questo scenario, molti studenti cercano soluzioni alternative per ridurre le spese. Alcuni decidono di condividere la stanza con un altro coinquilino, altri si spostano in zone periferiche o scelgono formule abitative diverse, come il co-living o le residenze universitarie.

C’è poi chi fa affidamento su borse di studio o contributi regionali per l’alloggio, dove previsti, per affrontare un mercato sempre più difficile da sostenere autonomamente.

Oltre l’economia: il rischio per il diritto allo studio

Il caro-affitti non è solo una questione economica, ma anche sociale. Quando il costo dell’alloggio diventa un ostacolo, l’accesso all’università rischia di diventare un privilegio, non più un diritto. Gli studenti provenienti da famiglie con redditi medio-bassi sono i più penalizzati, con il concreto rischio di rinunciare agli studi o di doversi trasferire lontano dalla sede universitaria scelta.

È necessario un intervento deciso da parte delle istituzioni, degli atenei e del settore immobiliare per ampliare l’offerta di alloggi accessibili. Il diritto allo studio non può dipendere dalle fluttuazioni del mercato.