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Mercato Immobiliare

Case vuote in Italia: un patrimonio fermo che vale miliardi

In Italia più di una casa su quattro è vuota o inutilizzata. Un dato che evidenzia una delle contraddizioni più forti del mercato immobiliare: mentre nelle grandi città cresce la domanda di abitazioni in affitto o in vendita, milioni di immobili restano fermi, spesso in condizioni di degrado o poco adatti alle esigenze attuali del mercato.

Secondo le stime, oltre il 27% del patrimonio abitativo italiano non è occupato stabilmente. Si tratta in gran parte di seconde case, immobili ereditati o abitazioni situate in aree che hanno perso popolazione e attività economiche.
Il fenomeno è più accentuato al Sud e nei piccoli centri dell’interno, mentre nelle metropoli del Nord il mercato è dinamico e il tasso di sfitto resta contenuto.

Le cause e le soluzioni per riattivare il patrimonio inutilizzato

Le ragioni di questa anomalia sono diverse. La forte cultura della proprietà porta molte famiglie a tenere un immobile inutilizzato per timore di problemi con gli inquilini o di vincoli contrattuali. A questo si aggiungono burocrazia, costi elevati di ristrutturazione e un mercato della locazione ancora rigido. In alcune aree, inoltre, il calo demografico e la mancanza di lavoro riducono la domanda abitativa, lasciando interi quartieri semi-abbandonati.

Il risultato è un duplice squilibrio: nelle città più vivaci i prezzi salgono per scarsità di offerta, mentre nelle zone in difficoltà gli immobili vuoti perdono valore e alimentano il degrado urbano.

Per invertire la rotta servono incentivi e strategie coordinate, come:

  • agevolazioni fiscali per chi ristruttura e affitta;
  • procedure semplificate per la riqualificazione o il cambio d’uso;
  • programmi di rigenerazione urbana pubblico-privati;
  • modelli di locazione flessibile come co-living o affitti brevi regolamentati.

Recuperare questo patrimonio inutilizzato significherebbe dare nuova vita ai territori, contenere la pressione sui prezzi e migliorare la sostenibilità economica e sociale delle città. Una sfida impegnativa, ma anche una grande opportunità per costruire un mercato immobiliare più moderno, inclusivo e dinamico.