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Rapporto sui Mutui Ipotecari 2024: Analisi delle Principali Città Italiane

Il “Rapporto sui mutui ipotecari 2024”, realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare, offre una dettagliata panoramica sull’utilizzo dei capitali provenienti da mutui ipotecari nelle principali otto città italiane. Nel 2023, queste città hanno rappresentato quasi il 30% del totale dei fondi erogati a livello nazionale, superando la soglia dei 26 miliardi di euro. Tra le città più rilevanti spiccano Milano e Roma, che insieme hanno coperto oltre il 65% del mercato in termini di numero di immobili ipotecati e capitale erogato.

Diminuzione degli Atti Ipotecari e Crescita del Valore a Milano

Il rapporto evidenzia una generale riduzione degli atti ipotecari, con un calo di circa il 24%, in linea con la tendenza nazionale. Nonostante questa contrazione, Milano ha registrato un significativo aumento del valore dei capitali immobiliari, con un +25%, malgrado il numero di atti ipotecari sia inferiore rispetto a Roma, che rimane la città con il maggior numero di operazioni ipotecarie.

Destinazione dei Capitali: Settore Residenziale vs Non Residenziale

Uno degli aspetti centrali dell’analisi riguarda la destinazione dei fondi ottenuti tramite mutui, distinguendo tra il settore residenziale (categoria “A”) e quello non residenziale (categoria “C”). In alcune città come Napoli e Palermo, oltre il 77% dei capitali è indirizzato all’acquisto e alla ristrutturazione di immobili abitativi, evidenziando una forte preferenza per il settore residenziale. Milano, invece, adotta un approccio diverso, destinando solo il 17% dei fondi al settore immobiliare, mentre più del 70% è impiegato in investimenti in altri settori produttivi.

Confronto tra Roma e le Città del Sud: Differenze nella Distribuzione dei Capitali

Infine, Roma si posiziona sopra la media nazionale, con circa il 45% dei fondi provenienti dai mutui ipotecari reinvestiti nel settore residenziale, dimostrando una maggiore attenzione verso l’acquisto di immobili destinati all’abitazione rispetto a Milano, ma comunque inferiore rispetto a città del Sud come Napoli e Palermo. Questa distribuzione dei capitali riflette le diverse dinamiche economiche e sociali delle principali città italiane.