Nel terzo trimestre del 2025 il mercato degli affitti in Italia conferma un andamento positivo. Il numero delle nuove locazioni cresce del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, con circa 252.000 contratti sottoscritti in soli tre mesi. Un dato che evidenzia come l’affitto continui a rappresentare una scelta privilegiata per molte persone, spinte da esigenze di flessibilità, mobilità lavorativa o prudenza finanziaria.
Meno contratti tradizionali, più formule flessibili
A cambiare non sono solo i volumi, ma soprattutto la tipologia dei contratti. Le locazioni ordinarie di lungo periodo registrano una flessione del 3,4% su base annua. Al contrario, crescono in modo significativo le soluzioni più flessibili: i contratti transitori aumentano del 3,7% nel numero e del 7,6% nel valore complessivo dei canoni. Positivo anche l’andamento dei contratti a canone concordato, con un incremento dell’8,8% degli immobili locati e un +14,5% del monte canoni.
Particolarmente dinamico il segmento studenti: le locazioni di intere abitazioni crescono del 9%, mentre quelle per singole stanze o porzioni di immobile salgono del 15,2%, accompagnate da canoni medi in aumento rispetto all’anno precedente.
Grandi città protagoniste, ma con nuovi equilibri
Roma e Milano restano i principali motori del mercato, con un numero elevato di nuovi contratti firmati. Tuttavia, anche qui emerge una trasformazione strutturale: diminuiscono le locazioni tradizionali e aumentano quelle a carattere temporaneo o agevolato. La domanda abitativa nelle metropoli appare sempre più orientata verso soluzioni flessibili, adatte a chi si sposta per lavoro, studio o preferisce evitare impegni di lungo periodo.
Implicazioni per inquilini e investitori
Per chi cerca casa, questo scenario offre un ventaglio più ampio di possibilità: affitti transitori, soluzioni per studenti e contratti concordati diventano alternative sempre più diffuse. Per gli investitori, invece, un mercato delle locazioni vivace e diversificato può tradursi in una domanda costante e in rendimenti più stabili, soprattutto nelle aree caratterizzate da elevata mobilità abitativa.
Un trend strutturale da osservare
I dati del 2025 indicano che l’affitto non è più una scelta temporanea o marginale, ma un segmento strutturato del mercato residenziale italiano. Flessibilità contrattuale, canoni regolati e soluzioni temporanee stanno ridefinendo le regole del gioco. Per chi intende acquistare o investire, comprendere queste dinamiche diventa fondamentale per cogliere opportunità concrete in un mercato in continua evoluzione.
