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Una casa in bottiglia

Con il ritorno dello spettro inflazione sono sempre di più gli investitori in cerca di asset alternativi e sicuri per i propri capitali. Dall’oro al mattone, fino ad arrivare alle opere d’arte o alle criptovalute sono tante le possibilità che offre il mercato per contrastare la fiammata dei prezzi. Ma esiste un altro segmento molto allettante ovvero il business del vino. In particolare dei vigneti e delle dimore che vi si affacciano. Un business di grande interesse e di grande valore. Basti pensare che dal 1966 a oggi il prezzo di un ettaro di vigna nell’area di Montalcino, in Toscana, ha fatto segnare un balzo in avanti del 4.500% arrivando a costare qualcosa come 900.000 euro. Ma sono le Langhe il vero re Mida dei vigneti italiani Un ettaro di iscritto alla Docg di Barolo può arrivare a costare anche 1,2 milioni di euro a fronte dei 600.000 euro del Barbaresco. E cosa dire del Valpolicella? In questo caso le valutazioni parlano di un costo compreso tra i 450.000 e i 600.000 euro per ettaro, in linea con i costi del Bolgheri o del Conegliano Valdobbiadene Prosecco. 

Questo trend di apprezzamento dei vigneti ha portato con sé un boom del turismo enogastronomico e un’impennata dei valori delle abitazioni. Soprattutto di quelle immerse nel verde, con vista sui vigneti e grandi spazi all’aperto. «La domanda di abitazioni di pregio in questi territori riguarda per lo più seconde o addirittura terze case e proviene in gran parte da persone residenti nelle grandi città o provenienti dall’estero», ha spiegato Roberto Perego, Consigliere Delegato Fondocasa. «Si tratta di estimatori di questi territorio dotati di grandi disponibilità economiche e una passione per il vino. Di solito, non si limitano infatti solamente ad acquistare una abitazione ma grandi appezzamenti e vigneti per la produzione delle loro etichette da vendere o semplicemente condividere con gli amici e i parenti». Uno sfizio certamente alla portata di pochi se si tiene presente che il valore medio di un casale con vigneto a Barolo si attesta da un minino di 12 milioni fino a un massimo di 45 milioni di euro. Più contenuti ma sempre stellari i prezzi nella vicina località de La Morra con prezzi che oscillano dai 6 ai 21 milioni di euro. «Le Langhe rappresentano il territorio più caro in assoluto in Italia in termini di vigneti e di dimore ad essi associati», ha continuato XXXX. «Basta spostarsi in altri territorio, anche altrettanto famosi sotto il profilo del vino prodotto, per osservare valori ben più contenuti». Secondo i dati raccolti dalla rete di agenzie di Fondocasa, infatti, il prezzo medio osservato a Montalcino per una dimora di pregio con vigneti si attesta oggi tra i 2,6 e i 10 milioni di euro, a Montepulciano i prezzi scendono alla forchetta 3,3-6,5 milioni mentre a Pitigliano, in provincia di Grosseto, si trovano dimore con vigna a 0,8-1,9 milioni di euro. E cosa dire del Veneto? Se a Valpolicella servono tra i due e i tre milioni di euro per acquistare un casale con vigna, a Soave i prezzi scendono a 1,2-2,3 milioni. Ben più alti i valori della provincia di Treviso con Valdobbiadene in testa con prezzi che partono da 3,3 milioni per arrivare a 7,8 milioni. La scarsità dell’offerta ha fatto segnare una forte impennata dei valori in Trentino Alto Adige dove oggi è difficile trovare un’occasione a meno di 5 milioni di euro a Mezzocorona, Caldaro, San Michele e Santa Maddalena.